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Sul Muretto di Alassio cambia tutto: meno Miss, più Muretto
Sono passati più di 60 anni da quando un rustico muricciolo di fronte al Caffè Roma si è trasformato nel Muretto un vero e proprio simbolo per la città di Alassio. Voluto ed ideato da Mario Berrino, il monumento conta oggi più di ottocento piastrelle in ceramica autografate da personaggi famosi, la prima depositata fu quella dell’amico Ernest Hemingway. Con il tempo ha fatto rivivere i momenti della Dolce Vita ed è diventato un punto di riferimento culturale non solo per la città ma anche per l’intera riviera di Ponente. Ed è focalizzandosi proprio su questo patrimonio evocativo, ma in continua evoluzione, che la famiglia Berrino annuncia l’intenzione di intraprendere un progetto di ampio respiro che si concentra sulla valorizzazione di questo Bene Culturale comune.“Negli ultimi anni, il Muretto è stato associato quasi esclusivamente al concorso di bellezza. Dopo il successo della 60^ edizione nel 2013, abbiamo sentito forte la necessità di far tornare al centro delle attività promozionali il monumento e la tradizione alassina. Il Muretto, nei suoi colori e forme, è una ricchezza di per sé unica per l’intero territorio ed è da questo punto che tutti all’unisono abbiamo deciso di ripartire” sottolinea Francesco Di Biase, nipote di Mario Berrino e promotore delle attività legate al Muretto di Alassio.
Comunicato Stampa Naper Multimedia